Cheratosi seborroica crioterapia Bologna

La cheratosi seborroica puo’ essere curata attraverso la crioterapia, una recentissima tecnica all’avanguardia che viene utilizzata nel campo della medicina e dermatologia estetica per lesioni benigne e pre-cancerose, ovvero per alcuni tumori della pelle. L’utilizzo della crioterapia per la cheratosi seborroica è diventata sempre più comune, infatti si basa sul controllo della temperatura, la quale viene abbassata sulla lesione tramite l’azoto liquido, un gas senza colore e che non provoca dolore, ed è gia presente nell’aria che respiriamo ogni giorno, con una presenza pari all’80%.

Queste tecnica provoca un congelamento sulla lesione interessata, tenendo in vita le cellule sane dell’epidermide, le quali rimangono intatte e resistenti. Tramite la crioterapia, la cheratosi seborroica guarisce gradualmente con una cicatrizzazione della struttura. Il gas utilizzato, ovvero l’azoto, viene applicato allo stato liquido e fuori esce tramite uno strumento studiato per questo genere di lesioni. Il trattamento normalmente prevede una sola applicazione, che eventualmente viene ripetuta sulla cheratosi seborroica dopo circa un mese dal primo trattamento, a seconda del suo iniziale spessore. L’applicazione dura realmente pochi secondi di tempo e il paziente puo’ avvertire un lieve bruciore, ma che puo’ essere eliminato da una piccola anestesia locale con una pomata. Non vi sono controindicazioni se un paziente sta assumendo farmaci nel caso in cui si tratti di cheratosi seborroica benigna.

La crioterapia è inoltre efficace per quelle zone più delicate come il naso, volto, genitali e palpebre , che difficilmente la chirurgia riesce a raggiungere. Se invece le cheratosi seborroiche sono di media entità, è possibile ricorrere alla crioterapia per ridurre gradualmente il loro spessore e preparare la zona alla successiva seduta in modo da provocare il distaccamento dall’area. Molti pazienti, tra cui le persone anziane, utilizzano questo metodo, poiché la chirurgia rappresenterebbe per loro un’operazione più complessa da affrontare e che magari prendono già molti medicamenti e non sono anticoagulanti.

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